Second hand e re-commerce
I consumatori acquistano sempre di più abiti e oggetti di seconda mano, una scelta di consumo e di stile. È boom di market place dedicati!
La second hand economy dà i numeri
Pre owned, pre loved, re-commerce, reverse commerce, l’usato; tanti nomi per indicare un’unica grande tendenza che ha segnato in Italia un record nel 2022 e che è destinata ad avanzare sempre più. “La stima è che possa arrivare quest’anno a rappresentare il 27% dei capi stipati nei nostri armadi”1, ma il trend è molto più ampio di quel che si pensa perché non si parla solo di moda, capi d’abbigliamento e accessori, ma anche di elettronica, musica, giocattoli, auto, libri, hobbistica e prodotti per la casa e la persona. E non solo parliamo di Milano, dove si può pensare che i trend trovano facilmente terreno fertile, ma le tre regioni che spiccano per volume d’affari nel 2022 sono Lombardia (con 4,2 miliardi), Campania (3,1 miliardi) e Lazio (2,7 miliardi). Insomma, secondo i dati dell’Osservatorio Second Hand Economy 2022, condotto da BVA Doxa per il portale di acquisti e vendite online Subito – “si tratta di un mercato che genera in Italia 25 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil nazionale”2 e che ha generato dei profili di tendenza molto comuni come le mamme eco-friendly, gli smart chic, gli idealisti. Tutti profili che usano il second hand in modo diverso ma sempre con accezione positiva e funzionale alla propria routine quotidiana.Economia circolare e usato: responsabilità e convenienza
Anni fa il second hand era visto come un “acquisto di seconda categoria, di categoria B”, rispetto a un acquisto nuovo, fatto in un negozio fisico oppure digitale. Oggi invece la percezione è cambiata totalmente, spesso chi ha intenzione di fare shopping equipara nuovo e usato, guarda i prezzi di entrambi, li mette sullo stesso piano. A volte, viene valutato molto più cool acquistare usato, il ricondizionato, ciò che ha già avuto una prima vita, per potergliene dare un’altra, nuova. È diventato uno stile di vita, molto apprezzato dalla Gen Z, ad esempio, i nati dopo il 1996; che amano il riutilizzo di prodotti di seconda mano con lo scopo di risparmiare e salvare il mondo. E non è affatto una questione di moda, si tratta di valori, di credere davvero nell’economia circolare, nel mettere in commercio prodotti di seconda mano, favorirne il riuso, per ridurre il consumo e riciclare le materie. Inserire, più volte, quello stesso prodotto in una catena di approvvigionamento, riciclandolo, noleggiandolo o rivendendolo3. In due parole, responsabilità e convenienza.1. “Second hand, il mercato dell’usato vale in Italia 25 miliardi di euro” di Emily Capozucca su https://www.corriere.it/economia/consumi/23_aprile_28/second-hand-mercato-dell-usato-vale-italia-25-miliardi-euro-59b95474-e595-11ed-b98e-227d9ceb5d4e.shtml
2. “Second hand, il mercato dell’usato vale in Italia 25 miliardi di euro” di Emily Capozucca su https://www.corriere.it/economia/consumi/23_aprile_28/second-hand-mercato-dell-usato-vale-italia-25-miliardi-euro-59b95474-e595-11ed-b98e-227d9ceb5d4e.shtml
3. “L’e-commerce circolare: l’esplosione della “second hand economy” passa per il digitale” di Alberto Cossu su https://digitexport.promositalia.camcom.it/informazione/ecommerce/l-e-commerce-circolare-l-esplosione-della-second-hand-economy-passa-per-il-digitale.kl
4. “Mercato dell’usato di lusso: statistiche e analisi” di Pierre-Nicolas Schwab su https://www.intotheminds.com/blog/it/mercato-dellusato-lusso/
Ogni storia è una storia di vita
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